Anche quest’anno si è svolta la conferenza europea degli sviluppatori Xojo. Vediamo di cosa si è parlato.
La conferenza europea degli sviluppatori Xojo si è svolta quest’anno a Colonia, città tedesca lungo il Reno con tutte le sue particolarità e, come qualcuno ha scoperto, con le sue tradizioni.
La conferenza è stata un’ottima occasione per scambiarsi idee ed opinioni sulle tante novità che Xojo sta introducendo e che verranno introdotte nel prossimo futuro.
Christian è stato, come al solito, un ospite perfetto e, visto che organizzare un evento con persone che vengono da tutta Europa e anche da fuori Europa è veramente complesso, questo non è un aspetto irrilevante.
Il futuro di Xojo…
L’apertura della conferenza è stata ovviamente del CEO di Xojo, Geoff Perlman, che ha aggiornato i partecipanti sulle ultime novità introdotte e sul percorso che porterà alle successive novità. Al di là dei comprensibili problemi che la nuova release ha provocato, con l’introduzione delle API2.0, la nuova release ha creato le basi per il prossimo futuro che risulta pertanto solido e con un percorso, magari ancora lungo, ma ben definito.
Il periodo di gestazione dell’attuale release è stato uno dei più lunghi nella storia di questa azienda, ma lo scopo era cercare di ridurre al minimo i problemi. L’uscita di macOS Catalina ha imposto i tempi per la pubblicazione della nuova release, ma in questi giorni è in beta la release 2019r2.1, che quindi uscirà a breve, per risolvere i principali problemi emersi.
… e Android …
Nel pomeriggio della seconda giornata Geoff Perlman ha tenuto una seconda sessione sullo stato di sviluppo di Android.
La possibilità di sviluppare per Android, va ora avanti velocemente. Dopo aver tentato diverse strade si è deciso di procedere “alla Google”, ovvero con la creazione di .APK via Kotlin. Sarà possibile sviluppare per Android da qualsiasi piattaforma, utilizzando il simulatore ma anche un device collegato. Sono già pronti diversi controlli, ma occorre completarne altri e principalmente lavorare sul debugger e su una migliore integrazione con l’IDE.
Per lo sviluppo si utilizzeranno le API2.0.
Il CEO ha mostrato diversi semplici esempi con progetti reali, modificati e lanciati, e non già preparati. Purtroppo non è stata definita una data di rilascio, ma è stato sottolineato come diversi controlli erano in preparazione quando è partito ed erano già pronti per la seconda giornata della conferenza, quindi possiamo essere abbastanza fiduciosi.
… e oltre
Inoltre è stato ribadito il percorso per le prossime fasi per il mobile: ovvero aggiornare il framework per iOS alle API2.0 (quindi string per tutti e così via); aggiungere l’autolayout ad Android (e chi lo ha usato su iOS sa quanto, se usato bene, sia comodo) e infine arrivare ad un unico progetto Mobile, così come ora si ha un unico progetto Desktop per le diverse piattaforme.
Resta da vedere come verranno gestite le chiamate al sistema operativo (interops?) e l’efficenza generale della gestione dei progetti; ma il percorso è decisamente interessante.
MBS
La seconda sessione della prima giornata è stata quella tenuta da Christian Schmitz, che ci ha aggiornato sulle tante ultime novità dei suoi plugins come il completamento del Vision Framework (di cui tratterò nei prossimi giorni), nuovi algoritmi di compressione, miglioramenti all’integrazione con Java, la continuity camera (ovvero la possibilità di usare un terminale iOS come origine in diretta di un’immagine), Scene Kit (di cui è stata tenuta una sessione apposita), novità sulla crittazione (utile un nuovo comando per leggere le fatture elettroniche), il futuro di DynaPDF e molto altro.
Le altre sessioni della prima giornata
Dopo le presentazioni “ufficiali”, Reinhard Blumauer ha introdotto il suo prodotto Tip Control. Una presentazione interessante esposta con molto entusiasmo, teorica nella prima giornata e una sessione “hands on” nella seconda, dove forse l’entusiasmo ha superato l’espressività.
Dopo pranzo la conferenza è ripresa con la sessione di Jérémie Leroy che ha mostrato in modo efficace come migliorare la propria visibilità nello store per iOS e quindi la profittabilità delle applicazioni in questo store.
Di seguito è stato il turno di Michael Dettmer che ha mostrato la sua soluzione per generare interfacce standard basate su database utilizzando Apache Velocity. Soluzione intrigante, anche se a mio avviso pecca del lavoro di personalizzazione che rende le nostre applicazioni uniche ed efficienti per gli utenti.
Dana Brown, della Xojo, ha dopo esposto l’importanza di utilizzare gli strumenti giusti per il marketing dei propri prodotti e di come monitorarli. Questo è un aspetto che troppe volte sottostimiamo (anche se chi fa marketing tende a sovrastimarlo).
Poi David Cox ha trattato dell’integrazione con i servizi di Amazon (S3 in particolare) utilizzando il plugin CURLMBS, mostrando un servizio di document management, forse un po’ complesso ma sicuramente efficace.
L’ultima sessione della giornata è stata quella di Antonio Rinaldi, con una soluzione per permettere alle vostre applicazioni Desktop o Web di interagire con clienti Mobile su un canale alternativo gratuito e senza sprecare energia (utile ad esempio per app su RaspberryPi).
La giornata è stata conclusa con la classica cena, questa volta in un tipico ristorante Colognese.
La seconda giornata
La prima sessione è stata tenuta da Ulrich Bogun, che purtroppo non era presente per cui ha inviato il filmato della sua presentazione. L’argomento riguardava l’uso delle librerie vettoriali in Xojo su macOS, con alcuni esempi che facevano letteralmente sentire (visto che erano simulazioni audio) i limiti di Xojo senza l’uso di questa libreria e con l’uso di questa libreria. Notevole.
Poi è stato il turno di Christian Mézes che ha mostrato, con diversi esempi pratici, come utilizzare Arduino con Xojo.
Daniel Burkhalter ha invece presentato un case per utilizzare multipli RasperryPi come un solo device, seguito poi da una nuova sessione di David Cox riguardo la pubblicazione di applicazioni in ogni ambiente.
Il pomeriggio è stato aperto dalla sessione, di cui abbiamo già parlato, di Geoff Perlman su Android seguito dalla già citata dimostrazione di Reinhard Blumauer.
In seguito ha preso la parola Lars Lehmann che ha mostrato, in attesa di XojoWeb2.0, come progettare una interfaccia web dal punto di vista della funzionalità (UX) e l’importanza della coerenza delle interfacce. Argomento molto interessante ed importante che molti dovrebbero studiare specialmente la parte riguardante il “se una funzionalità non è molto usata non metterla in primo piano”. Queste regole sono vere, necessariamente nel web ma sono anche vere nelle applicazioni Desktop.
L’ultima sessione è stata tenuta da Stefanie Juchmes, della MBS, che con una comprensibile emozione visto la giovane età e il fatto che era alla sua prima presentazione in inglese ha mostrato il funzionamento del plugin per l’uso di SceneKit, interessante soluzione per il 3D per macOS.
La giornata si è conclusa con una cena in stile americano, a ranghi ridotti, visto che molti sono partiti per tornare a casa invece che godersi delle giornate praticamente estive nella splendida Colonia.
Conclusioni
Questa conferenza è stata decisamente interessante, gli argomenti trattati hanno fatto nascere nuove idee per soluzioni da proporre, permesso di incontrare vecchi amici, di creare nuove amicizie e collaborazioni.
Magari un giorno si riuscirà ad organizzarla in Italia.