Prima release per il 2019 di questo ambiente di sviluppo. Moltissimi miglioramenti e nuove funzionalità in attesa delle novità che verranno presentate nella prossima XDC a Miami e alla conferenza di Colonia.
Novità per l’IDE
Questa release porta con se diverse novità per velocizzare lo sviluppo. Innanzi tutto è stato ottimizzata la resa grafica dell’editor del layout: ora è possibile editare senza problemi interfacce con moltissimi controlli senza riscontrare rallentamenti.
Gli switch nell’inspector degli oggetti (quindi controlli, window e container control) possono essere associati ad una costante tramite un menù contestuale sullo switch che fa apparire l’editor per inserire il nome della costante o eventualmente ritornare alla situazione standard. Questa piccola funzionalità permette di legare il valore booleano, ad esempio ad un particolare target.
Altra piccola novità introdotta è la possibilità di generare una coppia di metodi per leggere/modificare il valore di una proprietà. Già era presente la possibilità di convertire la proprietà in una proprietà computata (get/set), ora questa funzionalità fa una cosa analoga creando una coppia di metodi. Sebbene possa sembrare una funzionalità identica, questo permette di avere a disposizione una soluzione semanticamente diversa e che possiamo anche variare per casi più complessi (aggiungendo parametri ai metodi, cosa che prima non era possibile con i soli metodi get e set.
Una modifica importante riguarda le costanti “dinamiche” che utilizziamo per la localizzazione. Ora non sono più mischiate insieme alle altre costanti ma hanno una loro sezione (Localized Strings) e anche lo switch ha cambiato nome da “Dynamic” a “Localized” per eliminare una classica fonte di dubbi nell’ovvia contraddizione di una costante dinamica. Tra l’altro la separazione delle costanti localizzate dalle altre elimina l’annoso problema di verifica se sulla costante era stata attivato o meno questo flag per la localizzazione.
Altra novità riguarda le impostazioni per le build Windows: ora è possibile dichiarare il manifesto anche per la applicazioni a 32bit e anche le impostazioni per l’HiDpi saranno valide.
Inoltre è stato inserito un pulsante per facilitare l’assegnazione di una intera cartella in un copy step (prima era necessario trascinarla sulla finestra)
Infine ora nella library appare il nuovo controllo URLConnection, introdotto in sordina nella versione precedente e difficile da inserire nelle nostre interfacce proprio per la sua assenza nella libreria.
Url Connection
Proprio questo controllo è quello che ha avuto i miglioramenti maggiori. Ricordo che questo controllo permette il collegamento http con il protocollo 1.1. La prima release aveva problemi di time out e fondamentalmente diverse inconsistenze tra piattaforme. Ora la maggior parte delle problematiche sono state risolte e anche le funzionalità sincrone sono funzionanti (magari è necessario ancora qualcosa, ma per la maggioranza dei casi funziona correttamente)
Anche il controllo Xojo.Net.HttpSocket ha avuto delle correzioni per risolvere i problemi nella funzionalità post emersi nella scorsa release.
iOS
La novità più importante per questa piattaforma è la compatibilità dell’IDE con l’ultima versione di xCode e l’aggiornamento dell’SDK all’ultima versione e del target minimo a iOS10. Ora se si ha Mojave è possibile editare e testare applicazioni per iOS senza problemi.
Raspberry Pi
In realtà non ci sono novità sostanziali per questa piattaforma tranne che ora è gratuita la licenza per compilare anche applicazioni Desktop (prima era gratuita solo quella per applicazioni console). Una cosa non indifferente se si considera la potenzialità di soluzioni per raspberry che si possono realizzare con Xojo.
Conclusioni
Con 25 modifiche e 162 bug fix, questa release è un importante salto in avanti per questo ambiente di sviluppo. Durante l’anno ci saranno altre importantissime novità che nelle prossime conferenze verranno mostrate. Per gli sviluppatori Xojo il 2019 sarà certamente un anno interessante.